Parco Archeologico di Leontinoi


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Leontinoi, una delle più antiche colonie greche di Sicilia fu fondata nel 729 a.C., da una colonia di Calcidesi, guidati da Teocle, provenienti dalla vicina Naxos. La città fu costruita per un duplice scopo; fermare l'espansione verso nord della corinzia Siracusa ma soprattutto, avere il dominio della fertilissima piana di Catania. Il più antico insediamento calcidese occupò il colle San Mauro; più tardi, quando la città divenne un grosso centro commerciale, l'abitato incluse l'opposto colle Metapiccola, con l'immediata valle San Mauro. La più antica storia della città ci è quasi del tutto ignota: sappiamo che all'inizio fu soggetta ad un regime oligarchico, viene però anche tramandato il nome del tiranno Panaitios, che salì al potere verso la fine del VII sec. a.C., approfittando di un conflitto tra borghesi e popolo. Agli inizi del V sec. a.C. fu conquistata da Ippocrate, che distrusse la prima fortificazione "tenaglia". In seguito, entrò nella sfera di Siracusa che la condizionò enormemente; varie volte la città fu sottomessa, abbandonata e i leontini costretti a trasferirsi a Siracusa. Nel 214 a.C., nel corso della seconda guerra punica, fu conquistata dai Romani e iscritta fra le città decumane. 








Le fortificazioni caratterizzate da un sistema a "tenaglia" sui due colli sono databili dal VI sec. a.C. in avanti, successivi rifacimenti e rafforzamenti, in rapporto alle vicende storiche, giungono fino al III sec. a.C.. Merita attenzione il muro che circonda il colle San Mauro databile probabilmente al IV sec. a.C., sulla base dei caratteri epigrafici dei marchi di cava, e non al VII sec. a.C. come considerato al momento della scavo. Le necropoli si estendono in prevalenza a nord della città. Il settore più antico finora rinvenuto nel corso di recenti scavi risalente al VII sec. a.C., è ubicato al di sotto della moderna Lentini (via Garibaldi). Antistante la Porta Sud, si estende la necropoli meridionale (VI/III sec. a.C.) con caratteristiche tombe monumentali a gradoni, le cosiddette epitimbie, collocate al di sopra o in corrispondenza di inumazioni in fossa, di età ellenistica e riservate ad una classe di potenti.

Villaggio protostorico sul colle Meta Piccola

Qui nel 1955, nel corso di una campagna di scavi condotta dal Prof. G. Rizza, furono messe in luce le basi di sette capanne di forma rettangolare con il fondo incassato nella roccia. Lungo i margini perimetrali sono disposte buche per i pali che dovevano reggere l'alzato ligneo. Altri fori, nella parte centrale, servivano per sostenere il tetto a spioventi. Una chiazza di bruciato nei pressi del palo centrale indica il luogo del folclore. L'ingresso, sul lato breve, è completato in alcune capanne da fori più piccoli che suggeriscono la presenza di un rudimentale portichetto. Nelle capanne sono stati ritrovati numerosi oggetti databili tra la fine dell'età del bronzo e gli inizi dell'età del ferro, tra cui due bellissimi vasi che ricordano i keroni cretesi. Il villaggio forse non esisteva più quando arrivarono i greci, nel 729 a.C., iniziando la costruzione di Leontinoi

“Leontini Tetradramma” - La moneta coniata da questa polis, ha inizio nel 476 - 475 a.C. 
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